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Channel: Tra Rock e Ninna Nanne - Trecca Anna
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La Gioco Merenda

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Soddisfatti o Rimborsati!
La Gioco merenda, un passatempo nei lunghi pomeriggi estivi, un gioco speciale, un merenda divertente, un modo diverso per mangiare le verdure. Bella, buona, fresca e salutare e ognuno può prepararsela come gli pare. Perfetta per mettere fuori il Picasso che è in voi.

Buon week end!

Song: Mexican Radio - Wall of Voodoo


Vieste e il Pizzomunno

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Cronaca di un week-end sfigato, salvato in calcio d'angolo.

Quello che vedete in foto è Il Pizzomunnoè un suggestivo monolite in pietra calcarea. Colui che ci ha salvato il wee e la sanità mentale. Ci sono diverse leggende sulla sua origine. E la più rinomata e struggente fra di esse, prevede ovviamente una storia d'amore tra due giovani innamorati abitanti di Vieste: Pizzomunno e Cristalda.

Lui, pescatore, era molto alto e di bell’aspetto, lei era altrettanto bella e con una fluente chioma bionda. Pizzomunno partiva ogni mattina con la sua barca verso il mare, dove le ammalianti sirene cercavano di conquistarlo; lui però restava fedele all’amore per Cristalda. Le sirene quindi, irritate, decisero di rapire Cristalda portandola con loro per sempre nel mare profondo.
Pizzomunno, impietrito dalla sofferenza, si trasformò nel faraglione che a tutt’oggi torreggia sulla spiaggia di Vieste. Secondo la leggenda ogni cento anni il sortilegio si infrange e i due giovani innamorati possono celebrare il loro amore fino all’alba, quando entrambi devono tornare al loro triste destino per altri cento anni, prima di potersi incontrare nuovamente.

Esistono comunque diverse varianti di questa leggenda in zona. E secondo una tradizione relativa al Pizzomunno, se si compie un giro attorno al monolite, formulando un desiderio, esso si avvera. Ecco noi abbiamo desiderato di passare un po' di tempo di qualità assieme e siamo stati esauditi. 

Questo faraglione, è davvero molto bello ed ammaliante, anche di notte, con le luci che illuminano le sue bianche pareti, conferendo ulteriore bellezza e splendore alla già meravigliosa costa di Vieste.

Il nostro wee come dicevo è nato storto, ma per fortuna lo abbiamo riaddrizzato nei tempi supplementari. Passati il linguaggio calcistico ma dopo la vittoria dell'Italia di ieri, anche in ufficio, ci sono parole solo per il calcio.

E successo che sabato l'elettricità ci ha dichiarato guerra. Dapprima la chiusura elettrica del garage si è rotta e ci ha lasciato senza auto, rimasta chiusa dentro. Poi anche l'impianto di casa è saltato e con 40° all'ombra siamo rimasti senza condizionatori, tv, frigo e congelatore staccati. 

Roba da impazzire, da farci tornare ai vecchi ventagli della nonna e a sdraiarci sul pavimento appena lavato per rinfrescarci. L'elettricista è arrivato solo in serata e davvero l'esaurimento aveva raggiunto livelli mai visti.

Con gli occhi spiritati, abbiamo così pensato alla fuga. Su due piedi abbiamo riempito una borsa con teli e costumi e ci siamo messi in macchina, direzione, qualsiasi, purché lontani dalle disavventure. In fine è stata il Gargano: Vieste. Punta delle Sirene.




Con il cellulare in una mano e il pc nell'altra abbiamo googlato "b&b Vieste" e chiamato i primi 10 risultati utili. 8 su 10 sono risultati al completo e tra i due rimasti abbiamo scelto il più vicino alla spiaggia nonché più economico. 

Eravamo già in strada quando una coppia di amici ci telefona e si unisce all'improvvisata, e così in 4 più due nani esagitati ed eccitati ci avviamo verso i tornanti su per le montagne del Gargano e poi giù a picco verso il mare.

Alle 22:00 di sabato passeggiavamo sul lungo mare di Vieste con il pizzomunno sullo sfondo e il faro che ci illuminava ad intermittenza.




Muoio e rinasco mille volte in questo angolo di mondo chiamato Gargano. All'ombra della roccia bianca, con la sabbia sottile sottile tra le dita dei piedi, le barche al largo e i pescetti a riva. nulla più. il paradiso, per me.



I momenti più belli sono fatti così. Senza pensarci troppo. Senza l'ansia da preparativi, le cose da portare e non, la previsione e l'organizzazione. Solo la voglia di evadere e andare. Che se ti scordi il carica batterie del cellulare non può che essere solo un bene. Che il b&b prenotato che in altre occasioni avresti subito scartato, in realtà ha proprietari talmente simpatici che fanno passare in secondo piano l'arredo anni 70' e che nasconde una vista mare, da invidia ad un 5 stelle. A pensarci troppo tutto sarebbe risultato scontato, mentre il bello della scoperta fa anche parte del gioco.




Che a pensarci bene, siamo già a martedì e in fondo in fondo il prossimo sabato non è poi così lontano.


Tutto e niente solo fuori tempo

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Arriva ogni tanto quel momento. Il momento in cui ti fermi e ti guardi allo specchio. Ti guardi e ti chiedi, cosa sono diventata? cosa sto diventando? quanto assomiglio all'immagine che ho di me? Dove sto andando? e sopratutto dove voglio arrivare?
Succede così, che scendi dal letto con il piede sinistro ti trascini in bagno fiaccata dall'afa e cominci a fissarti nello specchio. L'insoddisfazione ti mangia il fegato, i pensieri sono annebbiati dal torpore del risveglio, ma sono tutti li e ci sei anche tu. 
Allora prima di rovinarti la giornata dal mood negativo, specialità del giorno, ti fissi bene nelle palle degli occhi riflesse nel vetro, in quel nero profondo contornato di verde brillante e fai uno sforzo, ti concedi lo sforzo di vederla diversamente, di salire in piedi sulla cattedra e provare a vedere oggettivamente come stanno le cose, senza seguire lo stomaco che ti pulsa dentro conati di vomito. 

Le cose cambiano, le persone cambiano, è colpa del tempo, è colpa della distanza o non è colpa di nessuno funziona così e basta. L'unica cosa su cui puoi puntare i piedi e non cadere e quello che ti circonda. La tua famiglia, il tuo, compagno, tua figlia. E però può non bastare. Perché sei comunque fuori tempo. Per quanto cerchi ti farti stare tutto bene, addosso ed intorno, sai perfettamente che quelli non sono i tuoi vestiti, che quello non è il tuo spazio e che tu non centri nulla con niente e nessuno. fuori tempo. Sempre e comunque fuori tempo. 

O troppo avanti o troppo indietro. E alla lunga stanca, alla lunga logora, provare ad essere qualcuno che infondo non sei. Provare ad avere 35anni invece di 25. Provare ad averne 25 e sentirsene 35 dentro. Come cazzo si fa ad andare a tempo? Come cazzo si fa a non sentirsi troppo piccola o troppo grande ma semplicemente giusta. E se non è possibile andare a tempo dove cazzo sono tutte quelle fuori tempo come me, perché devono stare da qualche parte, non posso essere l'unica.

Puntuale mi si arrovella dentro questa spina che si rigira nello stomaco e apre voragini e buchi neri su cui ci finisce dentro tutto. Ci finisce dentro la voglia di fare, ci finisce dentro la buona volontà, la vitalità, la capacità di vedere il bello che hai intorno. Quella cosa triste cresce dentro e ti fa venire in male di vivere e vorresti  solo che qualcuno venisse a prenderti per mano per farti vedere da che parte devi andare. Che quella è la parte giusta e non devi averne paura. 

Voglia di crescere, ma non troppo. Voglia di essere piccola ma non troppo. Voglia di staccarsi dai ricordi e smetterla di cercare riparo nelle cose che non ci sono più. Perché cazzo non ci sono, non ci sono più, non c'è più nessuno.

Che alla fine sono solo paturnie e che se mi guardo allo specchio riflessa ci sono solo io e nessun altro e quindi è inutile cercare appigli o spalle forti, inutile cercare qualcosa che sai non troverai se non in te stessa. Smetterla di provare  a piangere per vedere l'effetto che fa, che tanto nessuno le vedrà mai le tue lacrime, a nessuno interessa cosa ti passa per la testa, quello che si vede fuori e il contrario e che probabilmente se stai così e perché sei un insoddisfatta, egoista. 

Ancora per qualche giorno continuerai a rifiutare chiamate e a stare chiusa in casa, poi si dovrà andare avanti in qualche modo, anche con scarpe troppo grandi, ma che vanno bene lo stesso per camminare, dritti contro il vento, con i pugni stretti in testa e il sorriso sulla faccia.

mentre scrivo la Princi mi trucca da Principessa e mi da i baci dietro al collo e mi fa mille domande assurde e onestamente vorrei la finisse, che se andasse da un altra parte ma poi penso che sono queste le mie medicine e anche se ora non mi va devo prenderle per guarire. Perché se non ti curi non passa. Basta solo ritrovare il metodo per farti andare bene le cose come stanno. ogni tanto si deraglia ma poi i treni riprendono a camminare.

Foto: Flikr

Innamorata pazza

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Innamorata pazza. Uno pensa, ma è normale. Io vi rispondo: cero che no. Perché in amore ci sono gli alti e i bassi e dopo un po' gli alti si fermano allo stesso standard dei bassi e tutto diventa normale.

Innamorata pazza significa invece, averne sempre sete, voler sentire il suo profumo ovunque, ascoltare la sua voce sempre, riuscire a restare ore a guardare i suoi occhi chiusi, provare a capire cosa pensa e interpretare quello che fa.

Innamorata pazza significa volerla tenere stretta per ore con le sue gambe legate intorno alla vita e il naso affondato nei suoi cappelli. Sentire tutto il suo peso addormentato con la testa appoggiata sulle spalle. il rumore dei sui passi svelti nel corridoio e quegli occhi furbi che hanno già capito troppo. Il sorriso più bello del mondo e quel modo di inclinare la testa e fare le smorfie prima di cominciare  a parlare.

Le gambe lunghe, lunghe e quelle mani che arrivano dove prima nemmeno provava ad arrivare. Quel suo tenersi impegnata per ore in un mondo fatto di storie fantastiche tra principi e principesse, mosti e streghe cattive, con bacchette magiche fatte di matite colorate e lego gialli che diventano un tesoro dorato da proteggere e nascondere. Le corse all'ospedale per l'orsetto ammalato e la ninna nanna per i piccoli.

Le poesie inventate, la scoperta delle rime e quelle canzoni imparate a memoria, parola per parola. Quando? Come?



Le parole, tante, sempre di più, prese in prestito dalla favole, dai libri o dalla tv e quei discorsi che non fanno una piega e ti lasciano basita. Le domande, quelle che non ti aspetti e che non ti sei posta nemmeno a 25anni, ma a cui lei si aspetta una risposta. 
Quando si diventa di nuovo piccoli?
Quanto tempo ci vuole per diventare grandi? 
Come si fa a toccare il cielo?
Perché l'acqua, si vede ma pure non si vede?

Le scelte precise, i gusti definiti. Innamorata pazza, di una nana che mi si è piazzata un giorno tra le braccia e non sapevo nemmeno come tenerla e ora non so come e non so da quando è cresciuta ed è diventata indispensabile. La guardo e mi domando quando sia successo? Quand'è che mi si è legata dentro in questo modo, da togliermi il fiato se non la stringo forte per un po'. 

Innamorata pazza da non avere le parole giuste per spiegare quanto sia straordinaria  e speciale e bellissima e sveglia e intelligente troppo intelligente. Gelosa dei suoi segreti, dei suoi pensieri più profondi, curiosa del mondo visto dai suoi occhi. Me la mangerei di baci, su ogni tratto di pelle, dalla punta dei capelli alla punta dei piedi. vorrei avere la sua grazia nel saltellare, nel muovessi e nel parlare. Vorrei la sua eleganza nel camminare e nel guardare gli altri senza farsi notare. Vorrei imparare i sui silenzi strategici e il modo che ha di farsi ascoltare da tutti. 

Impossibile immaginare cosa sarebbe stato senza.
è un amore che ti viene da ogni cellula del corpo ed è felicità, è sorpresa, è scoperta è meraviglia. è tutto tranne che banale. è essere innamorati pazzi.

Geo - La festa del Vino

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La Festa del Vino.
La Festa del Vino detta anche GEO ad Orsara di Puglia, vuol dire che l'estate è davvero cominciata. Perchè non bastano i 40 all'ombra, le canottiere, le infradito e i bagni a mare. L'estate inizia, quando cominciano le 1001 feste di piazza che animano il Gargano e le sue notti di mezza di estate.  Ok Orsara non è proprio Gargano, ma cominciamo dai monti per poi avvicinarci via via al mare. E quest'anno ho preso un impegno, farvi conoscere le feste più significative che si tengono nei dintorni della mia provincia. Perchè cazzarola la puglia parte dalla capitanata, dal Gargano e poi arrivi giù al Salento. Che quando dici Puglia tutti ti rispondono Salento, ma cari miei non è solo Salento è anche Gargano, Valle d'Itria, Isole Tremiti eccetera eccetera eccetera. 


Insomma, cominciate a prendere appunti. Magari vi organizzate per l'anno prossimo. L'ultimo sabato di Giugno è la Festa del Vino e non si scappa. Cantine aperte e ristoranti in strada. Per scoprire conoscere e degustare i sapori tradizionali.


Il tutto si snoda in un percorso in checkpoint, in cui assaggiare dei vini abbinati ad un piatto tipico. All'inizio del percorso si versa una quota di partecipazione, una somma minima (7euro quest'anno, 10 l'anno scorso) e si riceve una sacca dell'evento contenente: un calice di vetro per le degustazioni e la cartina con il percorso da seguire. Ma si può anche scegliere di non acquistare il percorso completo e acquistare, nei vari punti, solo le pietanze o solo il vino che si desiderano assaggiare.

Si parte con gli antipasti tra salumi, frittini e formaggi, per proseguire con i primi e le zuppe ma non mancano gli arrosti di carne e dolci. Tutto abbinato al suo vino. Tutto da assaporare passeggiando tra i vicoli di questo borgo arroccato tra le montagne, al riparo dalla calura della città.


A fine percorso la cena è completa, la pancia è piena e le risate abbondano tra i fumi dei vini che salgono lenti a rallegrare la notte. Allora poi cominciano gli intrattenimenti musicali, con street band che ti invogliano ad ondeggiare al ritmo di suoni swing e con un calice levato e le labbra segnate di viola si festeggia degnamente  l'inizio di questa estate.



l'atmosfera poi la completa la compagnia, la gente incontrata per caso nello svoltare da un vicolo all'altro, nello stare seduti sugli scalini delle case piene di vasi fioriti e nelle piazze piene di gente che si aprono all'improvviso alla fine di una stradina stretta stretta. 


il bello dell'estate è anche qui. Nelle notti che prendono il posto del giorno, per uscire e vedere gente, fare cose, spostarsi e incontrarsi. Nel fare tardi sotto le stelle e non sentirne il peso se non nella testa annebbiata dell'alcol e dalla sveglia del lunedì mattina che ti ricorda che le ferie, purtroppo, non sono ancora cominciate.

Caccia al tesoro.

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Presentami un blog.
Ecco proprio quello che cercavo, nuovi link da spulciare, nuove blogger da conoscere, nuove vite da osservare. Il blogroll sembra essere caduto in disuso e così saltellare di link in link senza ritrovarsi tra i piedi i soliti quattro blog è diventata un impresa. Per fortuna esiste mamma felice che dispensa a quattro mani idee, buone maniere e voglia di fare.

Perché partecipo? bhè perche questa estate, sono parecchio appanzata e in più sto ancora lavorando, quindi tranne il sabato e la domenica in cui ci concediamo fughe di famiglia in ogni dove, il resto del tempo sono a casa a farmi sbiancare dal condizionatore, con il deretano bello comodo nella nicchia che si è ricavato tra i cuscini del divano e null'altro da fare se non leggere blog interessanti e magari conoscere nuove blog-girl.

Questo spazio che ve lo dico a fare, è nato 4 anni or sono, dalle ceneri di un altro blog che ora non c'è più perché msn ha ceduto i suoi space blog a wordpress e il mio si è perso nell'etere. Allora nasce Tra rock e Ninna Nanne, dove abbandono la mia vita da ragazzina e mi consegno a piene mani a quella di madre. Voi che facevate a 21 anni? Ecco io, mi sposavo e mettevo al mondo un figlio. Tutto talmente assurdo e surreale, che per non perdermi, tra doveri di madre e desideri di fuga ho cominciato a scrivere. Un blog val bene un psicologo, ma solo se si è aperte ad accettare il confronto con gli altri, perché non sempre i commenti a ciò che scrivi, contengono quello che vorresti e inoltre il web non dimentica, quindi prima di maledire la tua vita e tutto quello che ti circonda bisogna assumersene la responsabilità, poi magari nessuno ti caga ma va bene lo stesso è comunque una palestra di scrittura.

Il mio obbiettivo è quello di farmi sentire. Non che abbia granché da dire, ma il posto in cui abito non mi da grandi occasioni di confronto, alle mie amiche non frega nulla di ginnastica del perineo o yoga per bambini, anzi la parola bambini sollevano un ciglio e fanno scongiuri e io ho il bisogno di dimostrare e mostrami che, cazzo della mia vita ne sto facendo qualcosa, che anche se sono partita male mi sono raddrizzata e che sto imparando tanto e magari quello che ho imparato può tornare utile a qualcuno. Ho tutto da imparare e poco da insegnare.

... poi ovvio avere un blog è anche un modo essere protagonisti, fare cose fighe e guadagnarsi quei 5 minuti di notorietà che secondo Andy Warhol spettano a tutti, resta solo saperseli giocare come si deve.

Da dove cominciare: direi da qui e qui.

Poi se vi va di seguirmi i link li trovate nella sidebar, sono un po' dappertutto come l'erba cattiva.


Salento - Reportage di un week-end di mezza estate

Salento - Reportage di un week-end di mezza estate #2

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Sabato scorso, dopo la giornata in spiaggia abbiamo fatto sosta sulla riva del lago piccolo, ai laghi Alimini. Non volendo e del tutto casualmente ci siamo ritrovati spettatori della rimessa in libertà di diversi animali da parte di un gruppo di ambientalisti del posto, supportati da un gruppo di ragazzini di Ravenna. 

Non sono mai stata una scout, amo il campeggio ma gli animali, sopratutto quelli selvatici, preferisco  ammirarli da lontano.



Il primo fortunato ha ritrovare la liberta è stato un gheppio, che ha spiccato nuovamente il volo, dopo un lungo periodo di cure, direttamente dalle mani di un ragazzetto per nulla intimorito e molto sicuro di se. Peccato che il povero rapace, abbia scelto un tragitto di volo un pò troppo lungo per il suo primo volo e dopo pochi secondi è finito a picco nel lago. 

I soccorsi sono stati immediati. Il ragazzino che vedete in foto, che lo stringe in mano, non era del gruppo. Era il figlio del noleggiatore di canoe del lago, che ha messo subito in acqua una barchetta di plastica e ha pagaiato fino al gheppio, salvandolo nuovamente da una fine ingiusta. Al secondo tentativo finalmente l'uccellino ha avuto fortuna e lo abbiamo visto sparire all'orizzonte.



A seguire è stata la volta dei ricci, ok questi capita di vederli spesso, ma per la Princi è stata la prima volta e tenerla lontana da quelle pallette piene di aculei è stata dura, voleva a tutti i costi accarezzarle. All'inizio erano molto timidi ma appena hanno sentito il profumo della libertà sono scappati di corsa a nascondersi nella selva.



In fine un serpente. Ok non mi ricordo più il nome del tipo di serpente, ma vi assicuro che fossi stata io non l'avrei liberato manco per niente. Orrore! e la Princi sempre che diceva di volerlo accarezzare. Io non lo so certe volte se l'ho davvero partorita io quella bimba. Ha morso più e più volte, i ragazzini che se lo passavano senza paura tra le mani e nessuno che avesse detto nulla, pere non abbia i menti ma solo una mandibola molto forte. A me ha fatto orrore uguale e vederlo strisciare via, che impressione blaaaaaaa!


Poi c'è stata la Notte Blu a Santa Cesarea e tutto era in tema, dall'aperitivo all'abbigliamento dei turisti agli addobbi dei negozi. Artisti di strada, burattini, giochi e concerti. Ma sopratutto cibo. Le pittule, che poi sarebbero uguali alle nostre pettole e le immancabili pucce, fatte e cotte al momento nel forno a legna montato in piazza.






Poteva mancare la pizzica salentina in una notte di mezza estate in un paesino di provincia, trepidante di turisti? Certo che no. E vai di tamburello!



L'ultimo giorno l'abbiamo invece trascorso sul versante jonico. Qui una veduta di Leuca dal piazzale della basica di Santa Maria di Leuca. Bello da mozzare il fiato.







Insomma, sono stati solo tre giorni, ma sono stati tanto. E anche se quest'anno le vacanze andranno un po' così, saltando da un sabato all'altro, senza una meta precisa, ogni volta sfidando la sorte, salendoo in macchina senza una meta precisa e una valigia riempita in fretta, il sapore della scoperta resta senpre lo stesso e ogni volta ti arricchisce di qualcosa in più.


NonaBox

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Che cos'è la NonaBox? 
Ve lo andate a leggere qui, che non mi và di stare a raccontare per la centesima volta quello che potete leggere tranquillamente in altri 25.000 mommyblog. Poi di sicuro non potrei aggiungere nulla di più a quanto è esaustivamente indicato nel sito ufficiale, quindi meglio andare alla fonte.


Cosa c'è nella NonaBox?
A quanto pare il contenuto della box varia da mamma a mamma, in base all'eta del bambino a al periodo di gravidanza. Dico a quanto pare perché, effettivamente i contenuti delle nonabox inviate fin ora, come ho potuto constatare, sono stati differenti, ma non credo si sia tenuto effettivamente conto dei destinatari. Ad esempio, ho letto di box contenenti body taglia un mese e creme per contrastare le smagliature, perfette per me che tra 2 mesi metto al mondo un pargolo e avrei potuto testare la crema e utilizzare i body. Ma la mia nonabox non conteneva tutto ciò, anzi piuttosto ho trovato bavaglino biberon e omogeneizzati bio, decisamente più adatti ad una mamma con un bambino un po' più grandicello. Ma c'è da dire che queste box sono state inviate in promozione a titolo di omaggio, quindi ci può anche stare un mancato allineamento tra box e destinatario, l'importante è che la cosa non si ripeta una volta sottoscritto l'abbonamento. Sarebbe antipatico ricevere prodotti che non si potranno usare o provare.


Quali prodotti c'erano nella mia NonaBox?
1. Babè pediadric: Una pasta protettiva per il sederino a base di acqua, senza aromi, conservanti o alcool e ipollergenica. Accompagnata da dei campioni di bagnoschiuma e crema per il viso studiati apposta per i più piccoli. Il brand è prettamente spagnolo e non si trovano molte info circa il nostro paese. Probabilmente questo è il prodotto che ho apprezzato maggiormente in tutta la scatola e mi piacerebbe davvero sapere se sarà possibile acquistare in qualche modo anche gli altri prodotti proposti dalla linea pediatrica come si può vedere sul sito ufficiale di Babè.

2. Dr. Brown Biberon: Il biberon con sistema certificato di ventilazione interna. In pratica il brevetto non permette a l'aria di entrare in contatto con il latte, evitando che si formi del vuoto nella tettarella. In questo modo il latte dovrebbe fuoriuscire comodamente senza sforzo come se il bambino si stesse nutrendo al seno. Appena avrò modo di provarlo vi dirò se funziona sul serio.


3. Simplisse: le coppette paralatte usa e getta, totalmente biodegradabili, senza adesivo che aderiscono perfettamente al seno e dovrebbero garantire una totale protezione dei vestiti da macchie e aloni. Anche su questo prodotto mi riservo di giudicare a prova fatta, del resto mancano solo 2 mesi.

4. Weleda: Olio per il massaggio del pancino. I prodotti weleda sono ben conosciuti sul mercato italiano e un po' tutte sappiamo che sono sinonimo di garanzia. Unica nota dolente è il costo, non so voi ma io ovunque ho trovato questi prodotti li ho pagati sempre un po' di più rispetto al altri. Pertanto non nego che trovare questo olio per il massaggio nella box mi ha reso felice e fiduciosa nel prenotare il prossimo pacco a sorpresa.


5. Limo Basic: il cappellino perfetto per quando nascerà la nuova pulce. Mi piace perché è nero e non bianco, azzurro, rosa, verdino stinto o giallo pipì e trovare qualcosa di nero è praticamente impossibile. Mi piace anche perché lo shop on-line di questo marchio anch'esso spagnolo, ha un sacco di cose carine, molto basic, a prezzi accessibili e spedisce in tutta europa.

6. Nahore: Il profumo per il bebè. Anche qui siamo nel pieno made in spagna. Pensate a l'odore che hanno i neonati, c'avete presente, ecco aggiungeteci un nota fresca ed ecco imbottigliato il profumo dei bambini piccoli. Personalmente sono stata sempre molto contraria ad improfumare la Princi. Mi bastava l'odore dello shampoo all'albicocca e quello delle mani pulite con il sapone neutro. Questo profumo lo ammetto ha davvero una nota gradevole, ma contiene alcool, anche se in basse quantità e non so se lo userò mai, ma a quanto ho letto va molto di moda tra le mamme spagnole.  


7. La Ciguena del bebè: il classico bavaglino in ciniglia di cui tutte abbiamo pieni i cassetti. Onestamente di questo non ne sentivo davvero il bisogno e credo finirà assieme a tutti gli altri bavaglini che non ho mai usato da quando ho scoperto la bavetta in silicone della TommeeTippee. Facilissima da pulire, basta un getto d'acqua, con raccoglitore per evitare che la pappetta finisca ovunque e pratica da tenere sempre dietro. Sapete quante macchie non ho dovuto pre-trattare e strofinare? e quante lavatrici di bavette non ho fatto? Io e le bavette di stoffa non andremo mai d'accordo.

8. Hipp: Omo bio alla mela. conosciamo tutti la hipp vero? ecco proprio quella. La mia nipotina di 11mesi ha gradito molto il vasetto. 


La NonaBox di per se si presenta nel migliore dei modi. Elegante, curata, profumata, dovrebbe solo migliorare nei contenuti. Magari più prodotti italiani. Magari prodotti rintracciabili e acquistabili su internet, che senso ha provare qualcosa che poi non si potrà acquistare da nessuna parte in Italia e ribadisco una maggiore attenzione ai destinatari, che possano almeno provare ciò che viene loro recapitato.

Per il resto mi sento di promuovere questa nuova ed ambiziosa iniziativa appena sbarcata nel bel paese.
In bocca al lupo NonaBox!

Vita e Caccia al tesoro #2 #3 #4

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Da oggi dovrei essere in astensione obbligatoria per maternità, ma ho preferito posticipare un po' e così resterò incollata ad una scrivania e al suo PC fino alla fine del mese prossimo. Intanto l'estate sta passando e il tempo vola tra le mattine in ufficio e i pisolini pomeridiani necessari come l'aria. La vita off line e le sue sorprese non sempre piacevoli. Ho detto stop ai week-end improvvisati, dopo che la pancia mi ha dichiarato guerra, tra contrazioni inaspettate e analisi super sballate costringendoci a disdire l'ultima prenotazione per il Cilento e ad optare per un dose di riposo extra. 
Nel frattempo la notte si è animata di sirene di ambulanza e telefoni impazziti, di informazioni ogni volta diverse e poi di un unica inconfutabile certezza. Quella che nessuno vorrebbe mai constatare. Che anche a 20anni con tutta la vita davanti si diventa angeli, troppo presto, ingiustamente e senza poterci fare niente. L'aria che tira non è delle migliori, ma chi resta, non può far altro che continuare a vivere.
Dicevamo vacanze, forse la settimana di ferragosto riusciamo a staccare la spina per 7giorni di fila, ma dico forse, perché la voglia e l'entusiasmo di andare in vacanza hanno lasciato il passo e sono rimaste moto indietro.

Intanto mi metto in regola con la Caccia al Tesoro, che avevo le mie segnalazioni da farvi ma non ho avuto il tempo materiale di scrivere e postare. Così qui vi faccio un sunto delle ultime 3 tappe.

Tappa #2 Un blog di Viaggio.
Questo blog non è un blog di viaggio in senso stretto. Ovvero, non ci trovate dentro itinerari, posti in cui andare a dormire, mangiare, divertirsi o info su arrivi e partenze.
è un blog su un viaggio in particolare, quello che probabilmente non riuscirei mai materialmente a fare, ma che mi ha sempre affascinato moltissimo. Il viaggio della decrescita, della scelta di abbandonare uno stile di vita conformista e trasferirsi nel bel mezzo della natura, vivendo ad in patto zero, in una comunità di nudisti, facendo scelte impensabili ai più ma che se ben ponderiamo perfettamente condivisibili. 

Lei è Francesca ha lasciato Torino e l'università per andare a vivere in Valencia con Raul il suo compagno e il loro bambino Marc che ha partorito in casa e sta crescendo in maniera totalmente naturale. Non sempre condivido le sue scelte ma mi fa piacere leggere il suo punto di vista sulle cose e provare a mettere in discussione il mio, forse troppo preconfezionato della società che ci indica cosa è giusto e cosa non lo è.
Il Blog si chiama Io&Marc e uno dei miei post preferiti è questo Scendere a patti.

Tappa #3 Un blog di Fotografia.
Probabilmente i miei blog preferiti, ve ne posso segnalare 100? no? ok ve ne segnalo uno solo che credo valga per 100. Loro sono tipo la famiglia del mulino bianco. Sempre perfetti. sempre sorridenti, ogni post è una gioia per gli occhi e per il cuore e le foto sono l'apoteosi della perfezione. Le foto che ognuno di noi credo voglia avere nel suo album di famiglia. la luce giusto, lo sfondo giusto, l'ombra giusta, bellissimo. Continua fonte di ispirazione, vi consiglio di dargli un occhiata, ve ne innamorerete di sicuro, garantisco!

Il Blog si chiama Simple as That e quello che vedete sotto è un piccolo assaggio...

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Tappa #4 Un blog di Poesia.
La poesia non è per forza rima, endecasillabi, terzine e capoversi. Poesia è la musica che suona tra una parola e l'altra quando queste sono allineate in maniera perfetta. Poesia e quella sensazione che ti sale dallo stomaco fino al cuore e poi arriva nella testa e ti sembra di sentire davvero quei rumori, quei profumi, quelle sensazioni. Poeta e colui che compie delle magie senza mazzi di carte o foulard ma semplicemente usando delle parole.

Lei è una poetessa e io la conosco e le sue parole sono la fotografia della sua persona, che quando le leggi le senti uscire dalla sua bocca e che non possono avere altro suono se non quello della sua voce.

Lei è Roberta e il suo blog si chiama In punta di dita il mio post preferito? Tutti.

Spero che le mie segnalazioni vi piacciono. Anzi se vi va ditemi cosa ne pensate, sono curiosa di sapere se quello che piace a me può piacere a anche a qualcun'altro e cosa ne pensate in merito.

Buon inizio di settimana!

La panza che avanza #3

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28 settimane
Abbiamo dato il benvenuto alle contrazioni di Braxton Hicks. All'inizio mi sono preoccupata, poi mi hanno detto che è normale. In realtà non me le ricordavo della Princi. In ogni caso quando il melone che ha preso il posto della mia pancia diventa duro da fare invidia ad una pietra mi fermo un attimo e aspetto che passa, perché il bello è che per fortuna passano, mentre il melone resta e cresce almeno fino a settembre. Benvenuti anche i primi singhiozzi, gli avevo scambiati per il battito del cuore ma poi mi sono resa conto che erano davvero troppo forti e ritmati per essere solo il cuore. A 28 settimane i polmoni maturano del tutto e questi sono tipo prove di respirazione.

30 settimane
Complice il caldo, dormire è diventata un utopia, evito il condizionatore perché mi secca la gola e ho piazzato un ventilatore anni 70' in angolo della camera da letto, che aiuta a far girare l'aria. Dormo il minimo indispensabile per sopravvivere, il resto del tempo lo passo cercando una posizione comoda. A pancia su no, perché lui lo prende come un invito al gioco e si lancia in movimenti sfrenati, di lato nemmeno perchè poi mi punta i piedi o qualcos'altro nei fianchi e mi costringe a rigirirmi. Alla fine cotta mi addormento senza sapere bene come, fino al calcio, giravolta successiva che mi fanno sbarrare gli occhi all'improvviso.

Ho cominciato a fare il corredino e forse e anche il caso di cominciare a mettere qualcosa in valigia per l'ospedale, ma questa è una cosa che rimando ad oltranza nonostante non mi manchi nulla. Credo che sia la fifa, che inconsciamente comincia a rodermi,

32 settimane
Ho portato le analisi dal medico che mi ha riscontrato un inizio di anemia. Il volume del mio sangue è aumentato del 40% ma è troppo diluito, quindi mi ha sottoposto a terapia marziale intensiva (capsule e fiale amare come la cicuta) acido folico e multivitaminici. Quest'ultimi per iniezione intramuscolare, che ok già mi fanno cagare le siringhe, se poi a far male non sono le siringhe ma la medicina che mi paralizza la chiappa per la mezz'ora successiva all'iniezione, potete capire i livelli di odio per tutto ciò dove arrivano.

Sempre ieri poi il gine mi ha detto che il tizio che ha subaffittato la mia pancia è podalico. PODALICO.  Che associato alla parola CESAREO mi hanno causato un inizio di svenimento e un cagotto da paura. La nuova fissa del momento è questa, non riesco a pensare ad altro. Però il gine ha aggiustato il tiro dicendo che si può sempre girare e le cose andare per il verso naturale. Me lo auguro. Per oggi ho passato il pomeriggio sdraiata sul divano a sussurrare al microbo "girati, girati, girati, girati" magari inconsciamente lo convinco e fa la sua bella capriola. Ho anche fatto un ricerca sui metodi naturali per auto convincere i bebè a presentarsi al mondo di testa ma oltre ai cuscini sotto al bacino e alla moxa non ho trovato nulla di convincente. Voi avete qualche pratica segreta da segnalarmi?

Io intanto continuo con i mantra a livello subconscio!

Holiday Moments and speech

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Siamo tornati domenica dalle vacanze. Incurante della pancia, non sono riuscita a rinunciare al campeggio. Allo stare in costume tutto il tempo, a cucinare all'ombra degli ulivi, a svegliarmi con il suono delle cicale (alcune mattine le avrei sterminate tutte) e ad andare a letto con quello dei grilli. Non ho potuto rinunciare all'avere il mare a pochi passi di distanza e a sentirne l'odore ogni volta che annusavo l'aria. Mio padre ha cercato di impedirmelo in tutti i modi, è faticoso mi diceva, e se poi stai male e se poi succede qualcosa, certo era facile dirlo mentre aveva era in piscina, in un hotel di Maratea. Così fino a quando non siamo partiti, mi propinava ogni giorno una soluzione diversa. Una casa lì, un settimana in hotel là, ma quello di cui sentivo il bisogno era il senso di libertà assoluta che solo il campeggio ti dà, stanchezza e mal di schiena inclusi (dormire in tenda non è il massimo della comodità). E così anche queste vacanze sono andate.

Oggi è il mio primo giorno ufficiale di maternità. Fino a ieri ho lavorato e ad oggi manca esattamente un mese alla data presunta del parto. è quasi tutto pronto, ho fatto spazio nel fasciatoio e tra le cose della Princi sistemato le prime tutine del Pupo. Ho fatto la valigia della maternità ed ora non mi resta che attendere. Che in pratica è la cosa più difficile. In ogni caso il trucco è tenersi impegnati. E gli impegni, quelli, non mancano mai.


Ho ancora le borse delle vacanze da disfare e la casa da rimettere in ordine dal rientro, in più fervono i preparativi per il compleanno della Princi, che tra 15 giorni compie 4 anni e se ci penso mi viene il magone. Minchia 4, sembrano saltati fuori così dal cilindro e invece sono tutti li, nelle cose che dice, nei movimenti che fa, nelle domande strambe e nella sua filosofia da strapazzo. 

Il mese prossimo sarà davvero un mese di grandi novità, e le stiamo aspettando tutte con tanto pathos che questi ultimi giorni di agosto sembrano davvero non voler passare mai. Il Blog come avrete certamente notato è stato un tantino messo da parte, ma certe volte la vita ti prende talmente tutto che non hai nemmeno il tempo di raccontarlo.

Una volta ad un corso di fotografia ricordo che il prof. fece un appunto sulla scelta di scattare o meno una foto. Ovvero nella scelta di vivere quel preciso momento da protagonista, oppure scegliere di esserne spettatore da dietro l'obiettivo della fotocamera. Gustare ogni sensazione che ci viene regalata in quel singolo istante o scegliere di inquadrare tutto secondo l'angolazione giusta e però perdere poi tutto il resto.

Un pò succede così anche con il blog. Per tenerlo aggiornato tendiamo a convertire tutto in parole anche quando non sono sufficienti, mentre alle volte certe cose dovrebbero rimanere libere da sintassi e schemi, libere di circolarci nei ricordi, nei pensieri, ogni volta diverse, ogni volta come volgiamo.

Che poi è impossibile scrivere tutto qui, quindi tanto vale vivere a pieno senza stare troppo a pensare se poi ci sarà il tempo di scriverne o meno.


Poi però mettiamoci anche una mano sulla coscienza e diciamocelo, buona parte della colpa di tutti sti blog abbandonati ad agosto ce l'ha anche la pigrizia. Vuoi mettere, stare davanti al PC con il culo che ti si incolla incolla alla sedia per il caldo e il gustarsi un gelato con i piedi in ammollo. Ammettetelo, su via. Ecco a proposito di abbandono ora vi lascio che devo finire le confettate per la nascita dal Pupo. Appena le termino ve lo mostro, in tanto un anteprima l'avete già vista.

Song: Kasabian - Goodbye Kiss

Di Piazza in Piazza

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Il Teatro si fa in strada.
è cominciato ieri sera, nel centro storico di Foggia, il festival del teatro di Strada. Noi ovviamente non potevamo mancare. Installazioni artistiche, spettacoli di ogni tipo e musica. Un evento fantastico incorniciato dalla luna e dalle stelle e della quella splendida atmosfera frizzante che solo una sera di fine estate ti può regalare.


Se c'è una cosa che mi manca d'estate è proprio il teatro. Quel modo fantastico di viaggiare con la fantasia, di ritrovarsi in mondi diversi a riflettere a ridere o perché no a ballare sul ritmo di sonorità balcaniche.

Il fuoco che diventa compagno di danze pericolose, ballerino perfetto che si fa guidare da una musica improvvisata ma che fa subito atmosfera e si resta li incantati, con la bocca aperta e pensieri che volano.

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I Bambini e i burittini. Binomio perfetto. La Princi li adora, resterebbe ore a guardarli incantata, tanto più se la storia che interpretano la conosce benissimo. Muli e Muliniè un associazione bellissima nata da poco a Foggia, che realizza laboratori creativi per la costruzione di burattini e mette in scena spettacoli per i più piccoli e ieri ha aperto il sipario su Gianbabbeo e i sui fratelli snob, la favola di Andersen che ha fatto ridere tanto tutti.

Ancora non ci sono riuscita ma appena ne avrò l'occasione porterò la Princi ad un dei loro laboratori, così avremo anche noi dei burattini personalizzati per le mille favole che inventa.

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Di piazza in Piazza. ci si ritrova faccia a faccia, con la magia, l'illusione di qualcosa che c'è e non c'è, che non si sa se sia realtà o meno ma che incanta. Incantano i gesti fluidi, le parole sussurrate e tutto ciò che senza un perché avviene e non ti resta che sorridere. Allora la Princi mi guarda con gli occhi sbarrati e mi chiede "ma come è? come ha fatto?" MAGIA! 


L'arte si manifesta in mille modi, e non tutti sono palesemente teatrali, come l'arte di creare da materiali insoliti, all'apparenza duri, impenetrabili, inutili, come l'ulivo la pietra o il vimini, oggetti che alla fine parlano e ti rivelano la loro anima.

Opere d'arte frutto dell'esperienza, della passione e del lavoro manuale...


... a cui nessuno pensa più ma che restano patrimonio e tesoro di una memoria storica del nostro territorio.


Tutti in piazza per le vie del centro storico fino a domenica. A scoprire il teatro in tutte le sue forme e in tue le sue sfaccettature. Noi stasera bissiamo, cercando di non perdere nessuno degli spettacoli in programma e cercando il più possibile di credere che Foggia, ma non so Foggia, possa rinascere dalla bellezza e dall'arte.


DIY: Polka dots garland

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Tra pochissimi giorni è il compleanno della Princi. E quest'anno non c'è scampo, il tema è corone, carrozze, brillantini e principesse. Ma sopratutto il massimo comune denominate sarà il Rosa in tutte le sue sfumature.
Perché a quattro anni, il mito di ogni bambina sono loro, le principesse, nei loro abiti baldanzosi ed eleganti, le loro coroncine scintillanti e le lunghe chiome fluttuanti. Quindi spazio a veline, cartoncini, tulle e raso, per gli addobbi e a corone tempestate di lustrini per le invitate.

Dopo le bandierine e i cake stands, la cosa che adoro di più nei party inglesi/americani, sono queste piogge infinite di palline colorate. Le polka dots garland. Una vera sciocchezza, ma che fa subito atmosfera, che addobba e abbellisce anche la location più improvvisata. L'angolo di casa più anonimo. La stanza più spoglia.
Farle è davvero semplice e ognuno può scegliere la modalità che preferisce. Io che non ho una macchina da cucire e che se anche l'avessi non saprei usarla, ho optato per cartoncino e spago. Ma si possono usare anche pannolenci, feltro, stoffa stampata e carta. Insomma libero sfogo alla fantasia.




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Insieme alle bandierine e ai palloncini nelle stesse tonalità, questi saranno gli addobbi per la festa della Princi. Quest'anno visto la portata del mio pancione ormai davvero agli sgoccioli, restiamo a casa, o meglio sul terrazzo dei nonni. Ho pensato anche di appendere in giro le classiche lucine di natale per creare ancora di più, quell'atmosfera fiabesca che si addice ad un compleanno da principesse.

Quelli che vedete sotto sono gli inviti. Mi sono ispirata ad un modello che ho visto su Pinterest. Ho scattato qualche foto alla Princi con il suo vestito da principessa e la corona e poi ho completato con Photoshop e qualche tocco di glitter.

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Stesso mood per le favor candy box. Sacchetto trasparente, gelèe e una tag della Princi sorridente che ringrazia per la partecipazione. Insomma è davvero tutto pronto. Attendiamo solo di spegnere con ansia la quarta candelina della principessa di casa.

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...nella speranza che il pupo in pancia non decida di farci uno scherzetto!

ps: -18 alla data presunta del parto. In pratica potrebbe nascere in ogni momento e in tanti mi hanno dato della folle per aver voluto lo stesso organizzare il compleanno della Princi, ma non mi sarei mai perdonata il fatto di non festeggiare solo per non stancarmi o non affaticarmi. La mattina del compleanno dovrò fare anche il pre-ricovero, ma anche per questo ho già preparato tutto per tempo e no non ho paura e non rinuncio alla festa. La Princi avrà già il suo bel dal fare con l'arrivo del fratellino e cominciare da ora a privarla delle attenzioni che ha sempre avuto mi sembra davvero prematuro.

Ora vado a stendermi sul divano, che al momento è l'unico posto in cui riesco a dire di stare davvero comoda #esseremoltoincinte

La valigia per la maternità

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è li pronta vicino alla porta di casa. Le nonne dicono che dovrebbe essere pronta già dal settimo mese ma la mia è pronta solo da qualche settimana. In realtà l'occorrente era pronto anche da prima solo non mi veniva di chiudercelo lì dentro. Una sorta di blocco, di ansia, di realizzazione che, "cavoli ci siamo". Eppure ad oggi che mancano solo 17 giorni ho meno paura e ansia di un mese fa. E mi faccio paura da sola perché non è da me preparami ad un evento, peraltro molto importante, con tanta calma e tranquillità.

Una prof, quella di chimica, al liceo mi disse che avere paura prima di un compito in classe o di un interrogazione, esserne ansiosi ed intimoriti è segno di preparazione, vuol dire che si è studiato e si è in ansia di dimostrarlo. Al contrario chi si presenta tranquillo e strafottente non si preoccupa di cosa gli verrà chiesto o meno perché una cosa o l'altra, non fa differenza non avendola studiata.

Ecco a me questa cosa è rimasta impressa nella testa e ogni volta ci faccio sempre caso, tanto più sono ansiosa tanto più ambisco alla perfezione. Quando invece non mi importa, la tranquillità mi pervade. Ora con questo non voglio dire che non mi importa di partorire, solo non sono ansiosa e cerco di vivermi questi ultimi giorni in piena calma. Magari se ci penso un minuto di più la fifa mi sale, ma ecco, cerco di non farci caso.

Dicevamo, la valigia per la maternità, della Princi ricordo, di aver preparato poco o nulla e poi giorno per giorno mi facevo portare dal socio quello che mi serviva. La metà delle cose non riusciva a trovarle in casa e così mi pentii di non averci pensato prima. Questa volta spero di aver fatto le cose per bene e di non aver scordato nulla.

In giro di liste ne trovate a iosa, in formato file scaricabile o in video. Sulle riveste o nei depliant delle varie marche. Io vi propongo la mia, sperimentata e provata.

In valigia ho messo:

PER LA MAMMA:
- 3 camicie da notte aperte sul davanti: una possibilmente bianca, di cotone, semplice e non troppo lunga. Ideale da indossare durante il parto, perché comodissima e successivamente facile da lavare, senza rischiare di rovinarla.
- 1 pigiama pantalone, con la casacca sempre aperta sul davanti: ecco questa è una cosa tutta mia, che adoro la comodità e che dopo due giorni di gambe all'aria, con i pantaloni mi sono finalmente sentita a mio agio.
- 1 vestaglia: per girare liberamente per l'ospedale evitando colpi d'aria.
1 paio di ciabatte: le più comode che avete.
- calzini bianchi: non so voi ma io odio vedere tutti quei piedi nudi che si aggirano per il reparto, alcuni curati, ma altri così brutti da darmi il volta stomaco, quindi meglio un paio di calzini che unghia incarnite e alluci valghi a manca e dritta.
- Reggiseni, normali e da allattamento: io ho messo 2 normali e 3 da allattamento. 
- Slip monouso e normali: in quantità variabili dipende da voi, io 4 e 4.
Assorbenti: del tipo ultra e ad alta assorbenza. Se posso consigliarvi evitate quelli della Prenatal, davvero troppo esagerati.
- Coppette assorbi latte: non serve l'intero pacco ne bastano una dozzina.
- Asciugamani: uno per il viso l'altro per l'intimo. Niente accappatoio per me perché nel mio ospedale non abbiamo le docce :-(.
- Fascia post-parto: io ne ho presa una da prenatal, aiuta la pancia a rientrare dopo il parto, ma vanno bene anche le classiche panciere, io ho messo in valigia entrambe sia la fascia che una panciera che   presi da intimissimi tempo fa.
- Spazzolino, dentifricio, deodorante, spazzola e tutto il necessaire per la toilette personale. io ad esempio ho incluso crema idratante viso e corpo, e qualche trucco base tipo fard, burro cacao colorato e matita occhi. Ok che ho partorito ma non per questo bisogna apparire dei mostri sbattuti e scoloriti. Non dimenticate elastici e fermagli vari per i capelli, potrebbero sempre servirvi.
- Salviettine detergenti: servono sempre!
- ipod, cellulare, macchinetta fotografica e rispettivi carica batteria.
  
PER IL BAMBINO:
- 4 tutine: di cotone/ciniglia comode e facili da togliere e mettere (lo ammetto io ne ho preparate 6, non sapevo quale portare o lasciare a casa per l'imbarazzo della scelta).
- 4 body: io che partorirò a settembre ne ho preparati sia a giro manica che a mezze maniche, dipenderà dalle temperature.
- 3 paia di Calzini: accertatevi che abbiano il risvolto elastico ma che non stringa, i piedini dei neonati sono così piccoli che nulla resta su.
- Camicia della fortuna: io ne ho presa solo una, la ritengo una cosa davvero inutile ma è giusto che ognuno abbia la sua.
- Teli di cotone garzato: una vera rivelazione, per delicatezza e utilità (io li ho presi da prenatal)
- Sapone neutro delicato: per i primi lavaggi.
- olio idratante.
- Fascia elastica, capsule di garza sterili e disinfettante: per medicare il cordone.
- Pannolini prima misura.
- Copertina 
- Cappellino
- Doudou.

In più ricordate la cartella clinica e i documenti di identità.
Io ho preparato anche la fascia porta bebè e la tutina carina per quando uscirà dalla clinica, primo regalo dei nonni paterni.

Credo che ci sia davvero tutto, fatemi sapere se vi torna utile e se avete preparato qualcos'altro che io ho dimenticato, sono ancora in tempo per le integrazioni dell'ultimo momento.


Prenatal Photo Shooting

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Uno scatto delle foto che ho fatto il mese scorso "in ricordo della pancia"!

Princi's 4th Birthday Party

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Ieri, la principessa di casa ha compiuto 4anni. Finalmente divento grande ha detto la sera prima, mentre le mettevo il pigiama. Poi le è venuto qualche dubbio e mi ha chiesto "ma domani che succede mi cambia la voce?"dopo averla rassicurata che nulla sarebbe cambiato è riuscita a chiudere gli occhi ma non per molto, poiché all'alba era già sveglia e saltava sul nostro letto urlando. "Oggi faccio 4 anni, oggi faccio 4 anni, sveglia pelandroni (nb: linguaggio da jack e i pirati)"..



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Alle 7:30 siamo usciti di casa e al bar c'è stata "una colazione speciale" ma solo per lei e il Socio. Io alle 8:00 avevo il pre-ricovero ospedaliero e dovevo rimanere a digiuno. 
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Se c'è una cosa che davvero mi ha mandato in bestia ieri è stato questo benedetto pre-ricovero. In tutto avrò fatto 50minuti di visite, eppure sono entrata in ospedale alle 8:00 e ne sono uscita alle 14:00, la maggior parte del tempo perso per le file, lunghe ed estenuanti. Arrivata alle 8:00 alle 10:00 ho fatto il primo prelievo, tempo 5minuti scarsi. Poi altre due ore di fila per l'elettro cardiogramma, erano le 12:00 che mi appiccicavano quelle simpatiche pompette sul petto e dopo 2minuti ero già fuori. Ancora fila poi, per il tracciato e per l'ecografia. Un calvario che ho finito alle 14:00 senza nemmeno aver fatto tutto, perché per l'ultimo esame era ormai troppo tardi e dovrò tornare nei prossimi giorni. 
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L'efficienza della sanità pugliese rasenta davvero il ridicolo.
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Nonostante la tabella di marcia fosse ormai sballatissima grazie agli OO.RR. di Foggia, la festa si è fatta lo stesso. Alle 18:00 tutto era pronto per accogliere la Princi e i suoi amichetti. All'inizio c'era un vento fortissimo e per un attimo ho pensato volasse via tutto, ma per fortuna poi si è calmato e così i giochi sono cominciati e io ho potuto mettere fuori anche la torta.
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Quando vado fiera della torta che ho fatto quest'anno con l'aiuto di mia suocera?
OK, lo so, le cake designer in questo momento si staranno scompisciando dalle risate, ma in tutta la sua imperfezione questo è il mio capolavoro di pasticceria e ne vado fiera, anzi fierissima. 
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Diciamo che per l'anno prossimo ho buoni margini di miglioramento!
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Quest'anno con un po' di spazio in più a disposizione, c'è stato proprio di che divertirsi, tra gonfiabili, giochi e face painting, c'era solo l'imbarazzo della scelta, per grandi e piccini.
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Un attimo di pausa, con il teatrino dei burattini!
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...e poi finalmente il tanto atteso scarto dei regali.
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prima della sorpresa più grande che ha mandato in estasi alcuni bimbi e nel panico altri. Già perché se per alcuni topolino è un mito, per altri ritrovarselo davanti a grandezza naturale è un incubo ad occhi aperti. Ma del resto la sorpresa era per la festeggiata che ha decisamente gradito l'ingombrante presenza.
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Buon Compleanno Principessa!
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Location: Terrazzo dei Nonni
Addobbi e decorazioni: Handmade by me
Buffet: Panifici Frasca
Dolci e Torta: Handmade by me & Socio's mother 
Giochi e animazione: Associazione Piccolo Incontro e Trio Caramelle

Playlist "Maternità"

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- 10 giorni. 
La stanchezza, il peso, la paranoia, la frustrazione dell'incognito, il fiato che manca, le gambe pesanti, le camicie che non si abbottonano più nemmeno loro, il caldo, il tempo che non passa. 
Quella pressione costante nel basso ventre, la voglia di fare e non potere, perché non ce la fai.
Dicono che i primi tre mesi siano i peggiori, io dico che in confronto agli ultimi giorni non sono nulla. Gli ultimi giorni sono davvero insopportabili, non passano mai, sono sempre li fermi sul calendario e non scadono, ne mancano sempre troppi, a cosa poi, del resto ogni giorni potrebbe essere buono, ma non sai qual'è e allora ASPETTIAMO. E intanto tutto questo tempo che scorre lento mi sembra perso e mi viene il nervoso perchè potrei fare qualcosa, ma non ci riesco, mi stanco, mi pesa e allora vegeto, piano, con calma, a piccoli passi e aspetto, scegliendo canzoni...


...al momento queste sono le prescelte, ma ho intenzione di integrarne altre, troppe ne sono rimaste fuori  e anche se ora non mi saltano alla mente, potrei averne bisogno e non voglio correre il rischio di restare senza!

-Buon Ascolto-

9 Mesi

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Di questa gravidanza mi mancherà il poter saltare tutte le file: dal medico, al supermercato, e sopratutto alla posta. Parcheggiare nei parcheggi rosa (quando sono liberi) a due passi dall'ingresso.
I regalini dei commercianti. Quando hai una panza che arriva due ore prima di te, il panettiere ti mette sempre un panino in più nel sacchetto del pane, il fruttivendolo ti aggiunge una mela alla frutta e se può sceglie la più bella e anche il macellaio dopo aver pesato la carne ci butta sopra un pezzeto di salsiccia che non avevi ordinato e tutti ti dicono "questo è per il piccolino!"
Mi mancheranno i sorrisi delle signore quando ti incrociano per strada e gli auguri di tutti.

Non mi mancheranno questi ultimi giorni. L'idea di essere arrivati al traguardo e non vederlo nemmeno lontanamente questo traguardo. La Princi è nata a 39+2 oggi siamo a 39+4 e nulla, nemmeno il minimo cenno di nascita in vista. Domani comincerò il calvario dei tracciati ecotocografici e anche se per prudenza porterò con me tutto l'occorrente per il ricovero, credo che mi rimanderanno a casa senza troppe speranze.

Le ipotesi sono tante e tutte diverse, al momento però nulla è certo e si accettano scommesse di tutti i tipi su quando il pupo verrà alla luce, dal canto mio io dico solo "speriamo il prima possibile" magari prima del mio compleanno, giusto per evitarmi l'ebrezza di festeggiarlo in ospedale. 

Intanto al pupo lo dico tutti i giorni "è vabbè che te la vuoi tirare, ma qui aspettiamo solo te, vediamo di non fare troppo i preziosi".

suggerimenti su come agevolare il tutto? magari per avviare naturalmente il travaglio! 
Sui forum se ne leggono di tutti i colori. Dall'olio di ricino al sesso sfrenato. Voi a cosa vi siete affidate?

Telegramma felice

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Il pupo è nato. Stop. Alle 9:56 di questa mattina. Stop. Pesa 3,500 gr. Stop. Ed è bellissimo. Stop. Seguono aggiornamenti. Stop!
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